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domenica 19 gennaio 2014

Porta: Sette milioni per l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese e per la promozione del Made in Italy - di Fabio Porta


Il Presidente del Comitato per gli italiani nel mondo e per la promozione del Sistema Paese esprime soddisfazione per l’approvazione del suo emendamento nella legge di stabilità.

“In tempi come questi e di fronte ad una legge di stabilità da tempi difficili le buone notizie non possono essere trascurate. E una buona notizia mi sembra quella dell’approvazione di un emendamento, da me presentato assieme ad alcuni colleghi eletti all’estero della Camera, mirante a destinare all’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese una somma aggiuntiva di 7 milioni.
Da tempo stiamo dicendo che se per la tutela degli italiani all’estero ci attestiamo in una trincea puramente difensiva, di fronte alle difficoltà finanziarie che si protrarranno ancora per anni, un po’ alla volta finiremo con il perdere anche le cose essenziali. Ricercare un più stretto collegamento con le politiche di internazionalizzazione, vitali per un Paese come l’Italia, è diventato quindi una strada obbligata. Se la prospettiva sembra delineata, i fatti non sempre seguono in tempi adeguati. Ebbene, questa volta il fatto c’è: sette milioni in tre anni (uno per il 2014 e tre per ciascuno degli anni successivi), dati al Ministero dello sviluppo economico perché siano finalizzati all’internazionalizzazione delle imprese a alla promozione del ‘Made in Italy’ attraverso contributi mirati destinati a enti, associazioni, fondazioni ed altri organismi impegnati in questo campo.
In una delle audizioni fatte dal Comitato per gli italiani nel mondo e per la promozione del Sistema Paese con i rappresentanti dell’Assocamerestero si era discusso dell’ipotesi di un potenziamento di questi organismi in vista di un’ulteriore sostegno al ‘Made in Italy’, che in questo momento rappresenta la vera catena trainante della nostra ripresa.  Come presidente del Comitato non posso che essere soddisfatto nel constatare come questo organismo non sia solo un “parlatorio”, come qualcuno dice, ma un luogo di confronto e di preparazione di iniziative.
Desidero ringraziare tutti i colleghi che hanno sostenuto questo emendamento nel corso dei lavori in Commissione Bilancio e tutti coloro che lo hanno proposto e sostenuto con la loro adesione”.

 

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