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lunedì 17 novembre 2014

COLLOQUIO CON IL SENATORE REMIGIO CERONI



Alberto Calle ha avuto un colloquio con il Senatore di Forza Italia REMIGIO CERONI, durante il colloquio, Alberto Calle ha espresso le sue preoccupazioni in riferimento alla politica estera dell'Italia, parlando della situazione dei due marò, inoltre, ha ribadito la necessità di un'azione più dura nei confronti dell'India, nel secondo piano, ha espresso preoccupazione per l'economia, al quale Il Senatore Remigio Ceroni ha dato il suo parere sulla politica estera e i rapporti con l'India, l'Economia e la Regione Marche.

1) Ormai sono passati più di due anni da quando i due marò sono trattenuti in India, è possibile secondo lei applicare l'art. 5 dello Statuto della Nato, oppure, che pressioni si potrebbe fare contro l'India?
 
L’applicazione dell’articolo 5 della Carta Atlantica per il caso dei due Marò mi sembra un’assurdità alla luce  di quanto è avvenuto. Il segretario generale della Nato si dichiarò all’epoca dei fatti personalmente preoccupato per le accuse di terrorismo rivolte ai due Marò da parte del Governo Indiano e per le implicazioni negative che ne sarebbero potute derivare. Le reazioni del  panorama politico e in particolar modo di Forza Italia, furono comprensibilmente molto dure: l’implicita accettazione da parte dell’Onu dell’accusa di terrorismo mossa dall’India nei confronti dell’Italia, fu offensiva. I due militari si trovavano nelle acque dell’Oceano Indiano per preservare la libertà commerciale, è assurdo non riconoscere il loro ruolo di difensori della legalità. L’Onu nella persona di Ban Ki Moon ha assunto una posizione incomprensibile. Tuttavia devo rilevare che in analoghe vicende il governo italiano non ha certo brillato.
 
2) Come vedono la situazione dei due marò all'interno di Forza Italia, e quale strategia potrebbe suggerire per risolvere la vicenda dei due marò?
 
Le commissioni Esteri e Difesa del Senato, all’epoca,  presentarono una dichiarazione congiunta in cui si chiedeva al Governo un immediato chiarimento sulle dichiarazioni del Segretario Onu. Forza Italia sostiene come strategia principale per la risoluzione della controversia, il coinvolgimento della comunità internazionale; nell’attesa però ha cercato di percorrere anche altre strade come ad esempio la proposta di candidatura dei due Marò a Parlamentari Europei o come il tentativo di esclusione dell’India dall’Expo di Milano 2015.  In occasione della triste ricorrenza dei 1000 giorni dall’arresto dei due Marò, l’Ufficio di presidenza della commissione Difesa della Camera ha deciso di incontrare i rappresentanti del CoCeR della Marina militare giovedì 13 novembre. Il presidente della commissione, Elio Vito (FI) intende ribadire anche in questa occasione la nostra solidarietà e vicinanza ai due fucilieri e alle loro famiglie e sollecitare ancora una volta il Governo e la comunità internazionale a trovare una soluzione positiva a questa vicenda che ha raggiunto una durata inaccettabile.
 
3) Secondo Lei, è possibile programmare un'esercitazione militare della nostra Marina, in acque internazionali ai confini con l'Oceano Indiano, con lo scopo di far pressione sull'India?
 
Personalmente non ritengo utile programmare un’esercitazione militare della Marina ai confini con l’Oceano Indiano. Un’azione simile apparirebbe come una provocazione e servirebbe soltanto ad inasprire le già difficili relazioni diplomatiche con l’India.    

 
4) Passando all'economia, Forza Italia è uno dei partiti in cui ha fatto molto per l'economia dell'Italia, ricordiamo l'abolizione dell'Imu e la riduzione delle tasse, secondo Lei, crede che le tasse stanno distruggendo l'industrializzazione del Paese e quali sforzi farà il partito di Forza Italia, per ridurre le tasse?
 
E’ sotto gli occhi di tutti come questo governo stia ammazzando le imprese italiane. I dati sulla produzione industriale, diramati dall' Istat, denunciano un -2,9% su base annua. Il credito alle imprese cala di un 3,3%. Per salvare la nostra economia bisognerebbe assolutamente aumentare i consumi. Il governo invece sta dimostrando tutti i giorni i limiti della sua politica economica, priva di una qualunque strategia. La situazione in cui si trovano le famiglie e le imprese del nostro paese è la seguente: la prospettiva di un aumento dell' Iva al 25% e delle accise sulla benzina, l'incremento della tassazione sulle pensioni, svuotamento del Fondo per la riduzione delle tasse. Il governo dovrebbe concentrarsi sulle riforme fiscali ed economiche realmente necessarie alla ripresa del Paese.  La legge di stabilità distribuisce un po' di risorse nel 2015 aumentando il debito pubblico e riserva una serie di inasprimenti fiscali per fine 2015 inizi 2016 quando i conti non torneranno. Le politiche economiche degli ultimi tre governi hanno determinato un disastro, tutti i parametri economici segnano l'impoverimento generale del paese. Per evitare il fallimento serve tirarsi su le maniche e lavorare sodo per almeno tre anni. Servono sacrifici e sudore della fronte, bisogna stringere i denti e nell’attesa, aiutare chi non ha il minimo per sopravvivere. 
 
5) Ci può dire che lavori importanti in beneficio del Paese e delle Marche ha svolto il partito di Forza Italia nella 5° Commissione permanente (Bilancio) presso il Senato della Repubblica?
 
Come ben sa Forza Italia sta all’opposizione. Quando si discuterà di temi economici e di questa  Legge di Stabilità. Faremo una serie di proposte interessanti e necessarie per il rilancio del nostro paese. Personalmente posso riferiLe di aver presentato due disegni di legge marginali rispetto alle problematiche del momento ma necessari, uno volto ad apportare modifiche alle norme in materia di elezioni comunali con particolare riferimento ai comuni con popolazione superiore ai 15 000 abitanti, il cui scopo principale è quello di eliminare alcune disfunzioni che si sono evidenziate negli anni. L’altro, intende invece superare le problematiche emerse recentemente in sede di ripartizione della quota dell’otto per mille dell’imposta sull’IRPEF, devoluta alla diretta gestione statale; e mi riferisco all’individuazione degli interventi da finanziare, alla ripartizione prevista delle risorse e alla selezione.

 
6) che messaggio vuole dire ai nostri Connazionali delle Marche?
 
Le Marche stanno vivendo una crisi senza precedenti con calo del Pil, fallimento di alcune aziende, la chiusura di altre, la riduzione degli occupati, l’aumento dei disoccupati e le difficoltà di migliaia di famiglie. Rispetto a questa grave situazione, l’attuale maggioranza litiga e va in crisi mentre dovrebbe affrontare le problematiche e adottare misure e provvedimenti atti a mitigare i disagi dei marchigiani. Senza progetti, senza idee, senza sostegno alle attività economiche non si crea ripresa e non si rilancia l’occupazione. Invito i Marchigiani di ricordarsi di tutto ciò nel momento in cui si recheranno alle urne per il rinnovamento del Consiglio Regionale il prossimo Marzo. 
 
 

CRISI LIBICA



A me sembra che si ha già visto molta violenza in Libia, sono circa 8mila i civili morti dall'inizio dei bombardamenti, un bombardamento così insistente dalla Francia e del presidente francese Nicolas Sarkozy, e forse nessuno ha pensato che la Francia non vuole aiutare i ribelli libici gratuitamente, altrimenti, bisogna porgersi la domanda, perché la Francia voleva avere il controllo delle operazioni militari, eppure, perché ha consegnato armi ai ribelli libici prima che si approvasse il mandato del consiglio di sicurezza della Nato?, attenzione che forse, per quest'ultimo motivo la Francia non potrebbe far parte alla soluzione diplomatica, e quindi, al dopo Gheddafi. Per fortuna, nonostante le pressioni della Francia, il comando passerà alla Nato, però, resta ancora il problema del dopo Gheddafi, non possiamo consentire che ci sia una soluzione diplomatica preparata soltanto da Parigi e Londra, perché, pure l'Italia ha il diritto, il dovere, le sue idee e le sue proposte alla soluzione diplomatica.

Sono fiducioso che la Farnesina e il nostro Ministro degli Affari Esteri Franco Frattini, in collaborazione con membri delle commissioni esteri della Camera dei Deputati e del Senato, come per esempio l'On. Fabio Porta e il Sen. Marco Perduca, lavoreranno insieme ed uniti affinché, facciano sentire la nostra voce, nella Nato e nelle Nazioni Unite, e soprattutto, far rispettare gli accordi energetici siglati con la Libia nella bozza della soluzione diplomatica al dopo Gheddafi e con il possibile nuovo governo libico.

Chi lo sa, se forse l'unico interesse della Francia fosse prendersi il petrolio e il gas della Libia, chissà sarà difficile capire l'intenzione politica della Francia, ma confido che, Parigi e Londra, non prepareranno da soli la soluzione diplomatica, confido che ci sarà presente anché il nostro Paese, perché, credo che la Francia non vorrà provocare un conflitto diplomatico, né tanto meno, un conflitto bellico.

Per quanto riguarda, all'informazione di un funzionario dell'intelligence americano, in cui dice che, Gheddafi starebbe trattando un cessate il fuoco in cambio di un'uscita sicura, penso che sarebbe la migliore soluzione per i civili libici, forse ancora siamo in tempo di una mediazione diplomatica per un cessate il fuoco.

fonte:  http://www.politicamentecorretto.com/index.php?news=35376


Omnibus - Polizia verso lo sciopero per il blocco degli stipendi


https://www.youtube.com/watch?v=qUb9SNFwAs4

Una mirada al TC - di Rafael Romero


Salvo la presencia de Óscar Urviola Hani, el Tribunal Constitucional (TC) tiene en el presente año una nueva composición de magistrados, y todos ellos con el enorme reto de devolverle la confianza al ciudadano en el servicio público que prestan en defensa del Estado de derecho, la seguridad jurídica y la moral pública a partir de la recta defensa de la Constitución Política del país, todo lo cual queda materializado en sus sentencias y resoluciones.
Con sinceridad hay que reconocer que en los últimos seis años, por lo menos, no han sido muy buenas las noticias en torno al TC y a sus magistrados. También hay que aceptar que la prensa y el ciudadano peruano son muy críticos respecto de todas sus instituciones poniendo de manifiesto una fiscalización generalmente dura y descarnada. En medio de esa costumbre nacional, nada proclive en separar la paja del heno, creo que es tiempo de no escatimarle méritos a quien se los merece, en este caso a una persona que hasta hace poco fue magistrado del TC: Fernando Calle Hayén.
Acaso puedo pecar de parcializado pues conozco al doctor Calle y a su familia hace dos décadas, y considero injusto que a ratos se generalice la crítica contra el TC metiendo en el mismo saco a todos los extribunos; y pienso, modestamente, que ese tipo de mezquindad debe terminar. En ese sentido, hasta donde la mirada desde el exterior al recinto del TC nos lo permite, en todo este tiempo Fernando Calle no ha sido motivo de señalamientos ni cuestionamiento a su ética y deontología. Ya eso dice mucho pues no todos en el país están podridos y hay esperanza de seguir encontrando peruanos que no se enriquezcan a partir de los altos cargos públicos que ejercen.
En virtud de esa buena noticia, que nos refiere que no todos se contaminan, formulo votos para que el presidente del TC, Óscar Urviola, presente pronto un informe serio con relación a la investigación practicada a partir de la denuncia de un colaborador eficaz y del Ministerio Público dirigida concretamente a dos de sus exmagistrados, a quienes se les sindica de haber recibido US$ 80,000 cada uno para favorecer el hoy exalcalde de Chiclayo, Roberto Torres. Situación que nos apena a todos y ojalá, respetando el debido proceso, se llegue a la verdad.
Pero si algo compensa esa vergüenza ajena es saber que personas como Fernando Calle, que las hay muchas en el anonimato, todavía existen en el ámbito de la vida pública y privada, y con ellos se puede reconstruir la moral de nuestra nación.

fonte:  http://www.expreso.com.pe/blog/mas-alla-de-la-noticia-196



INCONTRO A GENOVA - di Antonio Di Pietro



per rispetto  al dramma che sta vivendo la popolazione di Genova e di tutta la Liguria, a causa delle continue piogge,  ritengo doveroso posticipare l'incontro già confermato per martedì 18 novembre alle ore 18.00  a giovedì 11 dicembre alle ore 19.00 sempre presso il C.A.P. Viale Albertazzi, 3 Genova.
Rimangono confermate tutte le altre date.
Nell'inviarvi un fraterno abbraccio colgo l'occasione per esprimervi tutta la mia solidarietà per quanto sta succedendo.

Antonio Di Pietro

L'Italia presenta oggi alla Ue progetti per 40 miliardi di investimenti - di Ministero dell'Economia


                                                Ministero dell'Economia e delle Finanze

La task force nazionale per gli investimenti, coordinata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze
con l'indirizzo della Presidenza del Consiglio, ha presentato alla task force europea (Commissione, Bei, Stati membri) una selezione di progetti per una richiesta di finanziamento alla Bei pari a oltre 40 miliardi di euro. E’ stata così rispettata la scadenza, fissata per la giornata odierna, entro cui tutti i Paesi della Ue sono tenuti a trasmettere le relative proposte di finanziamento.

Si tratta di un importante e concreto step dell’iniziativa avviata nel semestre di presidenza italiana della Ue dal Ministro dell’Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan, in qualità di Presidente di turno dell’ECOFIN, con l'obiettivo di rilanciare la crescita economica dell’Unione attraverso progetti d'investimento, attivabili nel triennio 2015-2017, in cinque aree identificate a livello europeo: innovazione, energia, trasporti, infrastrutture sociali e tutela delle risorse naturali

Con il contributo della Presidenza del Consiglio la task force nazionale, che oltre al Mef coinvolge il Ministero dello Sviluppo Economico, il Ministero dei Trasporti, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Scientifica, il Ministero dell’Ambiente, il Ministero della Sanità e la Segreteria del CIPE, ha effettuato la ricognizione dei progetti italiani assistita della Cassa Depositi e Prestiti.

Nella selezione dei progetti, si è tenuto conto delle priorità nazionali, individuando le operazioni che per struttura, piano finanziario e stato di avanzamento risultano essere compatibili con le procedure previste dalla BEI per accedere al finanziamento.

La task force nazionale, che diventa così un gruppo stabile di lavoro e che potrà essere allargata ad altre amministrazioni, seguirà ora le fasi successive dell’iter dei progetti in ambito europeo a partire dalla predisposizione delle richieste di finanziamento.
Oltre alle principali opere infrastrutturali, materiali e immateriali, come ad esempio il piano per la banda ultra larga e importanti assi stradali e autostradali, sono stati presentati programmi di investimento per la prevenzione del rischio idrogeologico, per il finanziamento delle PMI, per l’interconnessione e l'efficientamento energetico, per il piano ‘la buona scuola’.

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Roma, 14 novembre 2014

MULTE, M5S ROMA: PRESENTEREMO NOSTRA MOZIONE SFIDUCIA CONTRO SINDACO - di M5S



"Il M5S Roma ritiene che la vicenda delle multe del Sindaco Marino e la relativa mozione di sfiducia che sarà presentata dal NCD, rappresentino davvero il più basso livello raggiunto dalla politica sia romana che nazionale. Mentre la città ed i suoi abitanti combattono con le difficoltà dell'assenza di lavoro, della riduzione dei servizi, della mobilità insostenibile, del gravissimo problema abitativo, e con la difficile convivenza nelle periferie, la politica irresponsabile non discute i problemi della città ma ingaggia lotte inutili ed autoreferenziali". Così in una nota M5S Roma.
"Il M5S Roma non intende assolutamente accodarsi alla barzelletta politica rappresentata dalla destra di Augello, e da quella presente in Consiglio comunale, incapace di fare opposizione sui contenuti - si legge nel comunicato - La nostra opposizione al Sindaco Marino la facciamo sulle inadeguatezze di un indirizzo politico che non produce risultati positivi per la città. Prova ne è che il M5S, anche quando si poteva davvero far cadere il Sindaco Marino di fronte alla votazione errata durante il bilancio, è stata l'unica forza di opposizione a non retrocedere, così come non fecero invece la Lista Marchini ed il Centro destra che salvarono il Sindaco. Quelle forze politiche che oggi chiedono la sfiducia presentando una mozione ridicola. Per questo motivo presenteremo una nostra mozione di sfiducia per tutti gli errori fatti dal Sindaco finora: sul miliardo buttato per i lavori della Metro C, sulle scelte in materia di urbanistica, sul caso Castaldo, sul Centro Carni, sulle società partecipate, che rappresentano la mancanza di quella discontinuità enunciata nel programma politico e nelle linee programmatiche di azione che la Giunta avrebbe dovuto realizzare. Il M5S Roma è pronto seriamente a sfiduciare Marino, ma non certo a prestarsi ai giochi di una destra 'ripulita', pronta a sedersi ai tavoli che contano".
red
PS: oggi in Aula con una chiave abbiamo cercato di "aprire" simbolicamente il Campidoglio, dato che da diversi mesi a questa parte, violando lo Statuto di Roma Capitale ed il Regolamento del Consiglio, non è consentito ai cittadini di assistere alle sedute, a meno di "raccomandazioni" da parte dei consiglieri capitolini.

martedì 4 novembre 2014

Ultime Notizie il Sole 24 Ore



Ultime notizie su Alberto Calle

Fonte:  http://argomenti.ilsole24ore.com/alberto-calle.html



“Prohibir la reelección no es la mejor reforma” - di RAFAEL ROMERO


–¿Qué opina de la no reelección de las autoridades locales aprobada en primera votación por el Congreso? Yo también me pregunto cuál ha sido la razón para esta decisión que considero, personalmente, con todo respeto, que no es la reforma más importante, ni fundamental en la lucha contra la corrupción.
–¿Por qué no está de acuerdo?
Lo mío es una opinión basada en años de estudio y análisis de la ciencia política, al lado de la experiencia conocida por países con democracias más avanzadas. Si queremos generar una clase política profesional y dedicada, indudablemente que la práctica, el ejercicio y desarrollo en la función pública es lo más importante. Se dice que la no reelección es para frenar la corrupción, pero así estamos tomando el tema como si no hubiera otros organismos constitucionales u órganos del Estado, y eso es muy delicado.
–¿En qué sentido?
Empecemos primero a entender que existen organismos de control, porque lo que tienen los gobiernos locales no es una autonomía plena. De modo que estamos entendiendo mal los conceptos de la autonomía en forma general, ya que ésta puede ser administrativa y jurisdiccional, entre otros, en lo judicial por ejemplo. Pero a nadie se le encarga el poder y se le elige para hacer lo que quiera con los órganos u organismos del Estado. Nadie debe ser intocable en nuestro país.
–¿Pero ahí están los casos de Áncash, Tumbes y Chiclayo?
Mire, le pregunto: ¿el presidente regional y alcalde tienen inmunidad? Usted me dirá que no. Entonces, si estamos viendo que no gozan de esta prerrogativa que sí tiene el parlamentario u otras dignidades, según los Artículos 93 y 99 de la Constitución, y además mal interpretada la inmunidad, por tanto creo que estamos opinando sobre la base de que no hay órganos de control, incluso de que no hay órganos que luchan contra el crimen en el que podría estar incurso alguno de estos funcionarios.
–Según usted, ¿todo se reduce a una cuestión de control?
Fíjese, completo el concepto. Estaríamos insólitamente afirmando que en esa provincia o región no existe un miembro del Ministerio Público, que es autónomo para iniciar procesos de investigación, de acuerdo al Decreto Legislativo 052, que contempla inclusive que si por rumor, noticias o comentarios que versen sobre indicios de un ilícito, el fiscal deberá abrir de oficio una investigación. Es más, y qué decir de la Contraloría General de la República, que tiene prerrogativas hasta para auditar a las Fuerzas Armadas. En consecuencia, la corrupción se realiza, primero, porque hay corruptos y corruptores. En segundo lugar, porque no ha funcionado el control efectivo, es decir, los funcionarios de los órganos mencionados y, esencialmente, porque hay impunidad.

Fonte:  http://www.expreso.com.pe/noticia/2014/11/02/prohibir-la-reeleccion-no-es-la-mejor-reforma



Primo Ministro


UE, JUNCKER ATTACCA RENZI: COMMISSIONE NON E’ BANDA BUROCRATI


https://www.youtube.com/watch?v=qUb9SNFwAs4

La Camera dei Lord umilia il Governo: la revisione giurisdizionale va mantenuta - di Claudio Radaelli Partito Radicali


Quattro vescovi, 157 Lord laburisti, 54 indipendenti e altri 12 membri della Camera dei Lord hanno respinto un disegno di legge del Governo che propone di limitare la revisione giurisdizionale. La proposta del Ministro della Giustizia Chris Grayling, preoccupato dall’abuso di tale potere di revisione da parte di “organizzazioni di sinistra”, è stata sostenuta solo da 131 Tories, 43 Lib-Dem, 5 indipendenti e altri due membri.
La proposta di Grayling avrebbe reso più difficile l’impugnazione in tribunale di decisioni del Governo. Il ragionamento alla base della proposta (già sostenuta dai deputati) è che il controllo giurisdizionale sorregge l’azione del governo anche in casi disperati, causando ritardi nelle operazioni normali, come per esempio l’apertura di un supermercato. I legali però si sono opposti alle restrizioni applicate a enti di beneficenza e a organizzazioni della società civile nei casi con questioni di interesse pubblico. L’ex sottosegretario del Governo conservatore, Lord Deben, ha chiarito alla Camera dei Lord che nel caso in cui il Governo agisca illegalmente dovrebbe risponderne in tribunale perché si tratta di una libertà fondamentale. Per l’ex Lord Chief Justice Lord Giudice capo (secondo magistrato nella gerarchia della magistratura d'Inghilterra e del Galles, dopo il Ministro della Giustizia) Lord Woolf si tratta di un attacco del Governo che svela un tentativo di avvicinamento a una “dittatura elettiva”.
I Tories presenteranno nuovamente questo disegno di legge alla Camera dei Comuni, ma la prossima scadenza elettorale e questa umiliante sconfitta rende improbabile che diventi legge.

THE WORK CONTINUES - di Clinton Foundation


As we reflect on the first 10 years of the Clinton Presidential Center, join us in celebrating the past, present, and future work of President Clinton, and help us continue his commitment to strengthening communities and empowering people everywhere to live their best life story.