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lunedì 17 novembre 2014

MULTE, M5S ROMA: PRESENTEREMO NOSTRA MOZIONE SFIDUCIA CONTRO SINDACO - di M5S



"Il M5S Roma ritiene che la vicenda delle multe del Sindaco Marino e la relativa mozione di sfiducia che sarà presentata dal NCD, rappresentino davvero il più basso livello raggiunto dalla politica sia romana che nazionale. Mentre la città ed i suoi abitanti combattono con le difficoltà dell'assenza di lavoro, della riduzione dei servizi, della mobilità insostenibile, del gravissimo problema abitativo, e con la difficile convivenza nelle periferie, la politica irresponsabile non discute i problemi della città ma ingaggia lotte inutili ed autoreferenziali". Così in una nota M5S Roma.
"Il M5S Roma non intende assolutamente accodarsi alla barzelletta politica rappresentata dalla destra di Augello, e da quella presente in Consiglio comunale, incapace di fare opposizione sui contenuti - si legge nel comunicato - La nostra opposizione al Sindaco Marino la facciamo sulle inadeguatezze di un indirizzo politico che non produce risultati positivi per la città. Prova ne è che il M5S, anche quando si poteva davvero far cadere il Sindaco Marino di fronte alla votazione errata durante il bilancio, è stata l'unica forza di opposizione a non retrocedere, così come non fecero invece la Lista Marchini ed il Centro destra che salvarono il Sindaco. Quelle forze politiche che oggi chiedono la sfiducia presentando una mozione ridicola. Per questo motivo presenteremo una nostra mozione di sfiducia per tutti gli errori fatti dal Sindaco finora: sul miliardo buttato per i lavori della Metro C, sulle scelte in materia di urbanistica, sul caso Castaldo, sul Centro Carni, sulle società partecipate, che rappresentano la mancanza di quella discontinuità enunciata nel programma politico e nelle linee programmatiche di azione che la Giunta avrebbe dovuto realizzare. Il M5S Roma è pronto seriamente a sfiduciare Marino, ma non certo a prestarsi ai giochi di una destra 'ripulita', pronta a sedersi ai tavoli che contano".
red
PS: oggi in Aula con una chiave abbiamo cercato di "aprire" simbolicamente il Campidoglio, dato che da diversi mesi a questa parte, violando lo Statuto di Roma Capitale ed il Regolamento del Consiglio, non è consentito ai cittadini di assistere alle sedute, a meno di "raccomandazioni" da parte dei consiglieri capitolini.

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