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giovedì 29 maggio 2014

DRONE EUROPEO DA ALENIA?



A quanto pare Airbus Defense and Space, Dassault Aviation e Alenia Aermacchi, società Finmeccanica, hanno consegnato ai ministeri della Difesa di Francia, Germania e naturalmente al nostro Ministero della Difesa, una proposta per portare avanti un programma per lo sviluppo di un sistema aereo avanzato di pilotaggio remoto di nuova generazione, in pratica un drone europeo. Siccome, è passato circa due anni senza nessun risultato positivo in riferimento ai nostri due marò trattenuti in India, allora, io direi che sarebbe anche questo uno spreco della nostra spesa pubblica, se non riusciamo a difendere i nostri interessi ne tanto meno riportare a casa ai due marò (Massimiliano Latorre e Salvatore Girone), io direi di fermare ogni spesa militare da parte nostra e direi di più, siccome a quanto si apprende, Mukul Rohatgi, l'avvocato che ha difeso gli interessi legali dei nostri due marò, è stato nominato Procuratore Generale a New Delhi, è probabile che, il governo di Matteo Renzi si possa impegnare per usufruire di questa occasione per facilitare la giurisdizione giuridica che spetta ai nostri due marò, se il nostro governo non riesce e non si pronuncia sulla vicenda dei nostri due marò, tanto vale che si dimetta e si convochi a nuove elezioni anticipate, considerando che è da tempo che la democrazia non dà il voto ai Cittadini.
 
Una cosa che non capisco, è proprio il silenzio stampa di alcuni mezzi di comunicazione con riferimento ai nostri marò, spero che la stampa non dimentichi a Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. Ciò che deve fare il governo è proprio organizzare un'esercitazione militare mirato a dare un segnale forte all'India, ma un'esercitazione militare in acque internazionali ai confini con l'India. E' questa la posizione che dovrebbe adottare il governo di Matteo Renzi, per risolvere il problema occasionato a causa della riconsegna alle autorità indiane da parte dell'allora Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Monti, che a mio giudizio fu un gravissimo errore.
 

Clima di fiducia delle imprese - di Istat


A Maggio 2014 l'indice composito del clima di fiducia delle imprese italiane (Iesi, Istat economic sentiment indicator), espresso in base 2005=100, scende a 86,9 da 88,8 di aprile.

L'indice complessivo riflette il peggioramento della fiducia delle imprese dei servizi di mercato e di quelle di costruzione; rimane stabile la fiducia delle imprese manifatturiere mentre migliora quella delle imprese del commercio al dettaglio.

L'indice del clima di fiducia delle imprese manifatturiere rimane stabile a 99,7. Peggiorano sia i giudizi sugli ordini (da -21 a -22) sia le attese di produzione (da 5 a 4); il saldo relativo ai giudizi sulle scorte di magazzino passa da -1 a -3.

L'analisi del clima di fiducia per raggruppamenti principali di industrie (Rpi) indica un miglioramento dell'indicatore per i beni intermedi (da 101,1 a 101,8) e un peggioramento per i beni di consumo (da 99,4 a 98,2) e per i beni strumentali (da 99,9 a 99,7).

L'indice del clima di fiducia delle imprese di costruzione scende a 72,9 da 74,6 di aprile. Migliorano le attese sull'occupazione (da -24 a -23), mentre peggiorano i giudizi sugli ordini e/o piani di costruzione (da -51 a -54).

L'indice del clima di fiducia delle imprese dei servizi scende a maggio a 87,4 da 91,2 di aprile. Peggiorano tutte le componenti del clima: i giudizi e le attese sugli ordini (da -16 a -17 e da -6 a -11, i rispettivi saldi) e le attese sull'andamento dell'economia in generale, il cui saldo passa da -15 a -19.

Nel commercio al dettaglio, l'indice del clima di fiducia sale, passando a 98,7 da 98,0 di aprile. L'indice aumenta nella grande distribuzione (da 92,7 a 95,6) ma diminuisce in quella tradizionale (da 103,1 a 102,0).

Caso Antauro Humala: Magistrado Calle responde a Peru21



https://www.youtube.com/watch?v=PDlVrembt7s

https://www.youtube.com/watch?v=Qvyza2KjgTg

Mussolini inaugura Cinecittà



https://www.youtube.com/watch?v=YF7a2qwc5e4

lunedì 26 maggio 2014

RIFLETTERE SULLA MISSIONE IN AFGHANISTAN



Esprimo profondo cordoglio per la morte dei nostri due soldati, e condivido con l'opinione del Ministro Roberto Calderoli, dobbiamo verificare se questi sacrifici servono a qualcosa, e per farlo, dobbiamo tener conto che, fino ad oggi il numero dei nostri militari deceduti in Afghanistan sale a 24. Secondo me, se restiamo alla difensiva pur sapendo dove si trova Bin Laden e i Talebani, penso che i sacrifici non servano, ma se invece di stare alla difensiva si passa all'offensiva e cominciamo ad attaccare e circondare ai Talebani e riusciamo a uccidere o catturare ad Osama Bin Laden, allora sì, il sacrificio servirà a qualcosa, condivido con l'On. Bersani, quando chiede una riflessione da fare in Parlamento ed anche con l'On. Antonio Di Pietro, quando disse di ridiscutere la presenza, pertanto, è essenziale che queste cose si valutino in Parlamento, considerando che, la migliore difesa è un'operazione militare all'offensiva.

Mi dispiace quando il nostro Ministro della Difesa disse che c'è sempre un prezzo da pagare, e mi dispiace perché, purtroppo, a volte è vero, ma possiamo fare che questo prezzo non sia per niente, possiamo onorare questo prezzo, attaccando ai talebani, facendo operazioni militari all'offensiva cercandoli casa per casa e uccidendo o catturando ad Osama Bin Laden, è da tempo che, sappiamo dove si trovano (nelle montagne al confine tra l'Afghanistan e il Pakistan), sappiamo che lì si trova lo stesso Osama Bin Laden, sappiamo che da lì si muove sia verso il Pakistan e verso l'Afghanistan, sappiamo che da lì, pianificano gli attentati e i loro attacchi. Ebbene, allora mi domando, cosa aspettiamo per attaccarli, ucciderli o catturarli?

Forse in Parlamento ci si dovrà porre queste domande, e da lì dobbiamo coordinare con gli alleati un nuovo piano militare, un grande piano offensivo fino a eliminare la rete di Al Qaeda, altrimenti, i sacrifici non serviranno a niente.

Fonte:  http://www.politicamentecorretto.com/index.php?news=23626



Mirafiori - Giorgio Napolitano - Lavoratori - Fiat - Sindacati



El magistrado del Tribunal Constitucional, Fernando Calle Hayen en presentación de su libro Por la Democracia



El magistrado del Tribunal Constitucional, Fernando Calle Hayen, recibió a importantes personalidades en la presentación de su libro
 Bicameralidad, voto militar, la constitución del 79, el debilitamiento del Congreso fueron algunos de los temas que mencionó en su discurso y forman parte de su libro
 El actual Magistrado del Tribunal Constitucional del Perú, Fernando Calle Hayen, presentó su libro “Por la Democracia”, que recopila una interesante seleccion de artículos periodísticos publicados por el Dr. Calle en épocas y espacios diferentes y que, sin embargo, cobran total vigencia en la coyuntura actual planteando propuestas que permitan fortalecer la gobernabilidad democrática del país, como el respeto a las instituciones democráticas, la bicameralidad, la revocatoria, el recorte del período de ejercicio de los congresistas, entre otros importantes temas.
Asimismo, el magistrado se pronunció sobre la reciente renuncia de uno de los miembros del Tribunal Constitucional, afirmando enérgicamente que uno no abandona una institución exponiéndola al debilitamiento institucional en medio de una democracia.
“Mucho dicen que quien no se va es porque no quiere dejar el cargo ni el sueldo, pero ¿qué hace el qué se va?, ¿sale a trabajar por esa democracia que pregona, por los valores de corrección e institucionalidad?”, manifestó Calle cerrando de esta manera su discurso.
También, mencionó que el Congreso es una institución democrática y que desde el siglo XIX ha sido la máxima institución del Estado, la más clara representación del mandato popular, pero que actualmente desde todos los ámbitos se afecta el prestigio que debiera caracterizarla. Sin embargo, refirió que en 1840 funcionó por muchos años por un período de dos años, sobre lo que opinó debería actualmente reducirse el período parlamentario de 5 a 3 años.
En otro momento, habló sobre las pensiones de los funcionarios públicos afirmando que estos cargos deberían ser no pensionables por la naturaleza de su función. Además, comentó que le gustaría ver hecha realidad la Hidroeléctrica del Mántaro, pero que deja eso a las autoridades encargadas y competentes.
Asimismo, hizo un llamado a los jóvenes a  despertar el sentimiento unitario que se necesita como nación y como Estado. “Como sujetos de derecho, requerimos de la construcción social, teniendo en cuenta los intereses públicos y privados. Debemos tener presente que tanto gobernantes como gobernados somos responsables del orden jurídico, en aras de la evolución progresiva común”, señaló Calle Hayen.

A la ceremonia asistieron importantes personalidades del ámbito político como Jorge Del Castillo, Roberto Dañino, Natale Amprimo, Ántero Flórez Aráoz, ex presidentes del Poder Judicial, ex presidentes de la Corte Superior de Lima, la procuradora Sonia Medina, así como delegaciones de embajadas extranjeras en el Perú.
En la mesa de honor estuvieron, el presidente del Tribunal Constitucional, Oscar Urviola; el jurista Javier Valle Riestra, el rector de la Universidad Ricardo Palma y los periodistas José María Salcedo y César Campos.

Fonte: http://www.serperuano.com/2013/05/el-magistrado-del-tribunal-constitucional-fernando-calle-hayen-en-presentacion-de-su-libro-por-la-democracia/

https://www.youtube.com/watch?v=hWOIU9zxAIY



III Encuentro Empresarial Andino cerrará negocios por más de US$ 100 mllns. di Asociación de Exportadores


III Encuentro Empresarial Andino cerrará negocios por más de US$ 100 mllns.
Más de 700 empresarios de los países de la Comunidad Andina (CAN) y de Chile cerrarán negocios superiores a los 100 millones de dólares durante el III Encuentro Empresarial Andino, informó hoy el Ministerio de Comercio Exterior y Turismo (Mincetur).
"Hay más de 700 empresarios de Perú, Colombia, Ecuador, Bolivia y Chile que tendrán alrededor de 4,800 citas de negocios, con los cuales vamos a superar lo logrado el año pasado en Colombia. Proyectamos negocios mayores a los 100 millones de dólares", dijo la titular del Mincetur, Magali Silva.
En el II Encuentro Empresarial Andino, que se realizó en Colombia, se generaron negocios por 92.5 millones de dólares; mientras que en el primer encuentro en Ecuador movilizó 64 millones.
En esta tercera edición, que se realiza hoy y mañana miércoles en Lima, participan empresarios de los sectores alimentos (agroindustria y pesca), textiles y confecciones, joyería, metalmecánica (autopartes e insumos para minería), materiales de construcción y plásticos.
También están presentes los sectores de muebles y madera, manufacturas de cuero y calzado, productos farmacéuticos, flores (frescas cortadas, exóticas y tropicales, preservadas), y servicios (software y logística).
La ministra Silva destacó la presencia de las micro y pequeñas empresas (mypes) de la CAN y de Chile, destacando en ellas la generación de puestos de trabajo directos e indirectos.
"Vemos una participación muy especial de las micro y pequeñas empresas que están aprendiendo a dar el salto a la internacionalización, y encuentran que países hermanos con las raíces andinas ofrecen distintos productos para comercializar y complementarse", subrayó. Agencia Andina.

Lettera del prof. Bozzi al Presidente Napolitano‏ - di Giuseppe Bozzi (Liberali)



Dopo che la Cassazionne ha definito  il giudizio di merito conseguente la nota sentenza di gennaio con cui la Corte Costituzionale ha proclamato l'incostituzionalità del Porcellum, il prof. Giuseppe BOZZI ha così commentato:

"Con questa sentenza, che ha valore di cosa giudicata per tutti, la Cassazione ha definitivamente accertato la avvenuta violazione del diritto di voto di tutti gli elettori e  non soltanto dei ricorrenti per "la ogggettiva e grave alterazione della rappresentanza democratica a causa del meccanismo di traduzione dei voti in seggi" e "a causa dell'impossibilità per i cittadini elettori di scegliere i propri rappresentanti al Parlamento".
"Di conseguenza, insieme ai colleghi patrocinanti la causa, ho segnalato nei giorni scorsi  al Presidente della Repubblica, ai Presidenti del Senato e della Camere e al Presidente del Consiglio dei Ministri che alla predetta pronuncia deve darsi attuazione per non incorrere in una patente e grave violazione del giudicato costituzionale e di quello della Cassazione. Ne consegue che l'attuale Parlamento per "la oggettiva e grave alterazione della rappresentanza democratica" in base alla quale è stato formato non è legittimato a modificare la Costituzione nè la legge elettorale non rispettando la sentenza  della Corte Costituzionale".


lunedì 12 maggio 2014

L'ITALIA FUORI DALL'EURO



Abbiamo messo alla guida della banca Centrale Europea a Mario Draghi, ma ormai, non serve a niente per l'economia dell'Italia, a pochi giorni delle prossime elezioni europee, ritengo necessario considerare la possibilità di uscire dall'euro, al nostro Paese non conviene affatto una moneta forte, perché, penalizza l'export e il turismo, occorre una moneta più debole per favorire l'export e il turismo, naturalmente, si deve considerare il fatto che, al ritorno della Lira, l'inflazione salirà ma sono sicuro che a lungo termine il risultato sarà positivo per l'economia, basta ascoltare ai cittadini che, chiacchierando mi hanno detto che con la Lira si stava meglio, c'era più consumo e le cose costavano di meno, ma io mi domando, se si studia la possibilità di uscire dall'euro però, invece di ritornare alla lira, si adottasse il Dollaro? così si eviterebbe la salita dell'inflazione, considerando che il dollaro è una moneta in circolazione, a differenza della nostra lira, ormai, non saremmo il primo Paese a fare una cosa del genere, l'ha fatto l'Ecuador di Rafael Correa, e non ha avuto problemi con l'inflazione.
 
Il partito Fratelli d'Italia ne ha parlato in varie canali di uscire dall'euro, mi chiedo, come mai, ed avendo i numeri alla Camera dei Deputati e del Senato, non hanno a quanto pare, fino ad oggi chiesto un referendum contro l'euro? solo propaganda politica per le europee?, tuttavia, ci sono due partiti che non aspettano le europee per organizzare comizi contro l'euro, per esempio la Lega Nord, che ha fatto benissimo a far capire quanto ci danneggia un euro forte, oppure il movimento 5 stelle, che sicuramente organizzerà un referendum contro l'euro dopo le europee, io voglio solo ricordare, che quando hanno promesso di restituire le indennità parlamentare, il M5S, dopo essere eletti l'hanno restituito, vale a dire che, le cose che hanno detto l'hanno fatto.
 
Faccio una parentesi, visto che parliamo di economia, vorrei assolutamente ricordare che il Presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, a quanto sembra, aveva minacciato di portare le sue imprese all'estero, ora le vorrei suggerire, se in caso li portassi all'estero, di investire in Perù, il Perù adesso è una economia forte, dove la crescita del pil è di +6,7%, in cui, la Direttrice Lagarde del FMI (Fondo Monetario Internazionale) ha detto che il Perù è la locomotore di America, le immatricolazioni di auto di lusso è del +35% tra cui i favoriti sono l'Audi e l'Alfa Romeo, con questa battuta al nostro Presidente di Confindustria, ritengo importante nella nostra politica estera, considerare e migliorare ancora di più i rapporti bilaterali con il Perù, sarebbe opportuno, che la nostra classe politica, e le nostre commissioni esteri della Camera e del Senato, puntino ad avvicinare l'Italia al Perù e rafforzare di più i rapporti bilaterali, soprattutto nel campo giuridico ed economico.