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lunedì 26 gennaio 2015

Metamorfosi solari nel ‘500: la fortuna di Mitra nel Rinascimento - di Mino Gabriele



Dal celebre rilievo marmoreo di Modena, interpretato come Aion/Phanes o Mitra/Phanes (personificazione primigenia della cosmologia orfica), derivano alcune importanti opere d’arte, pittoriche, plastiche e grafiche del Cinquecento, che ne rileggono il simbolismo arcano e cosmico. Seguire l’affascinante percorso di questa erudita rinascita fornisce non pochi punti di riflessione e di domande sui criteri interpretativi suscitati presso gli umanisti da una divinità allora tanto oscura e complessa. Problematiche ancora attuali sul fronte della comprensione del mito antico e dei suoi riflessi allegorici. Infatti, sovente, non sono soltanto certi reperti in quanto tali ad essere fonte di trasmissione di antichi saperi, ma anche la tradizione interpretativa che essi innescano. Questa, tramandandosi fra varianti e riletture, sviluppa la conoscenza critica e l’immaginario, in un processo coerente eppure contraddittorio insieme, tuttavia sempre fecondo e vitale per il perpetuarsi della memoria che trama le origini e la storia della cultura europea.

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