Translate

giovedì 3 aprile 2014

Bernardini al Governo dopo 33 giorni di sciopero della fame: fuori i dati veri su carceri e processi - di Rita Bernardini


Da 33 giorni sto portando avanti uno sciopero della fame nell’ambito del Satyagraha che vede coinvolti 1.500 cittadini. Obiettivo dell’iniziativa nonviolenta è il rientro nella legalità da parte dello Stato sulle carceri –attualmente, e da anni, luoghi di tortura- e sull’amministrazione della giustizia massacrata da oltre 10 milioni di processi penali e cause civili pendenti.
A questo punto, avanzo due obiettivi intermedi essenziali per prendere serie e non ingannevoli decisioni politiche. Le due richieste riguardano un diritto fondamentale in democrazia, il diritto alla conoscenza da parte dei cittadini. Chiedo al Governo:
1. Tramite il Ministero della Giustizia, di fornire i dati precisi dei posti effettivamente disponibili in ciascun istituto. L’ex Guardasigilli Annamaria Cancellieri ha ammesso pubblicamente che dalla capienza regolamentare (al 28 febbraio veniva fornito il dato di 47.857 posti) occorre sottrarre migliaia di posti fra sezioni chiuse perché inagibili o in ristrutturazione o perché non c'è personale sufficiente a tenerle aperte.
2. Tramite il Ministero della Giustizia, di fornire i dati riguardanti la composizione degli oltre 5 milioni di procedimenti penali pendenti (di cui circa 1.800.000 contro ignoti), suddivisi per tipologia di reati e pene edittali massime.
Avere questi dati è fondamentale per ragionare su un provvedimento di amnistia che abbia come riferimento gli anni di pena edittale massima e/o che tenga conto di quali siano i reati che maggiormente danno ossigeno al corpaccione malato dell’arretrato milionario. A questo proposito, ricordo che l’amnistia strisciante delle prescrizioni, sempre più decisa dalle Procure della Repubblica, viola il principio costituzionale dell’obbligatorietà dell’azione penale al quale i funzionari pubblici che compongono i ruoli della magistratura penale sono vincolati ad attenersi.

Nessun commento:

Posta un commento