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martedì 8 aprile 2014

Presidente Napolitano distratto o collaborazionista?‏ - di Nerina Negrello


COMUNICATO STAMPA
ANNO XXX – n. 7
1° Aprile 2014
PRESIDENTE NAPOLITANO
DISTRATTO O COLLABORAZIONISTA?
Sollecita nell'equivoco scelte di fine vita

"Richiamerò l'attenzione del Parlamento" dichiara Napolitano "sull'esigenza di non ignorare il problema delle scelte di fine vita" riferendosi al progetto di legge per l'eutanasia d'iniziativa popolare dei radicali.

Il presidente della Repubblica pare ignorare che la proposta dei radicali vuole la legalizzazione dell'eutanasia e non già una libera scelta di fine vita. Perché se fosse libera scelta non ci sarebbe l'imposizione della dichiarazione di “morte cerebrale”. Non ci sarebbe il silenzio tombale dei radicali e di tutte le forze politiche sull'imposizione della morte su base neurologica a cuore battente che, come tutti sanno, è finalizzata al procacciamento d'organi per trapianto (L. 578/93, DM 582/94).

Proposte per l'eutanasia così come per le Dichiarazioni Anticipate di Trattamento (DAT) di fine vita o Testamento Biologico, che non contemplino il diritto d'opposizione alla dichiarazione autoritaria di “morte cerebrale” risultano mendaci ed esclusivamente estensive della cultura di morte che aggiunge alla distanasia di Stato ('mala morte' cruenta per espianto utilitaristico) l'eutanasia su richiesta. Più 'morti cerebrali', più organi e più sperimentazione in vivo.

Inoltre, Napolitano pare non sappia che stiamo ancora aspettando l'emanazione del Decreto attuativo della Legge 91 del 1° Aprile 99 art.5 per la manifestazione di volontà relativa al consenso o dissenso all'espianto di organi. Grossa imperdonabile lacuna.

Gli ricordiamo che sono trascorsi 15 anni dal 1° Aprile 1999, quando Oscar Luigi Scalfaro, allora presidente, promulgava con sospetta fretta, proprio il giorno dopo del voto al Senato (31 marzo nel bel mezzo della discussione sulle quote latte) la legge già approvata alla Camera il 2 Febbraio, con artifici da Terzo mondo.
Legge firmata dall'allora presidente del Consiglio D'Alema, dal Guardasigilli Diliberto e sostenuta oltre ogni logica dalla Ministra della Sanità Rosy Bindi, dalla presidente della Comm. Affari Sociali Marida Bolognesi(DS-U) e dalla Comm. Sanità del Senato Francesco Carella (Verdi-U).

In questi 15 anni nessun Ministro della salute ha emesso il "Decreto attuativo" per la manifestazione di volontà di ciascun cittadino. Nove Ministri inadempienti e omissivi. Il Ministero della Salute e il Centro Nazionale Trapianti hanno favorito la confusione con l'alibi delle "Disposizioni Transitorie", tuttora vigenti, promuovendo tesserini ingannevoli delle associazioni donazioniste e i modelli illeciti delle Asl e delle Anagrafi.
Nella confusione prospera l'esproprio, l'inganno, il mercato, l'omicidio legalizzato e non.
Quindi, Presidente, prima di promuovere l'eutanasia con opzione alla predazione di organi, soprattutto dei più deboli e in particolare delle persone sole, chieda al ministero di emettere il Decreto attuativo della L. 91 del 1° Aprile 99 art.5 per la manifestazione di volontà secondo le direttive di legge. Inoltre è suo dovere enunciare pubblicamente che nelle nuove proposte per scelte di fine vita sia riconosciuto il diritto di opposizione alla dichiarazione di “morte cerebrale”, cioè il diritto alla vita, non solo alla morte.

Nerina Negrello
Presidente
Lega Nazionale Contro
la Predazione di Organi
e la Morte a Cuore Battente

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