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giovedì 22 agosto 2013

Osservatorio sulle partite IVA Sintesi dei dati di giugno 2013 - di Ministero dell'Economia


Osservatorio Partite IVA: a giugno 39.353 nuove aperture
+ 7,4% le società di capitale rispetto a giugno 2012
Nello scorso mese di giugno sono state aperte 39.353 nuove partite Iva; in confronto al
corrispondente mese dell’anno precedente si registra una leggera flessione (-3,8%).
La distribuzione per natura giuridica evidenzia che la quota relativa alle persone fisiche nelle
aperture di partita Iva si attesta al 74% circa, le società di capitali sono pari al 19,2%. Rispetto al
mese di giugno 2012 sono solo queste ultime a mostrare un aumento di aperture (+7,4%), mentre si
segnala un ulteriore forte calo relativo alle società di persone (-22,8%).
Relativamente alla ripartizione territoriale delle aperture, il 42,1% di esse è avvenuto al Nord, il
23,2% al Centro ed il 34,6% al Sud ed Isole; il confronto con giugno dello scorso anno mostra una
prevalenza di flessioni e le variazioni più significative sono avvenute in Basilicata (+13,4%),
Umbria (-15,8%) e Sicilia (-11,4%) ma anche Piemonte e Campania registrano apprezzabili cali.
La classificazione per settore produttivo conferma che il commercio registra sempre il maggior
numero di aperture di partite Iva: oltre il 24% del totale, seguito da attività professionali (12,9%) ed
edilizio (9,7%). Rispetto al corrispondente mese del 2012, tra i settori principali è degno di nota il
forte aumento (+50%) delle attività finanziarie/assicurative; apprezzabile incremento anche per il
settore sanitario (+8,4%), mentre le flessioni più rilevanti riguardano l’edilizio, i trasporti, attività
professionali, istruzione ed attività artistiche, tutte comprese tra il 6 ed il 10%.
Relativamente alle persone fisiche, la ripartizione per sesso è sempre stabile, con i maschi cui
appartiene il 63,6% di aperture di partite Iva. Circa la metà delle aperture è dovuta a giovani fino a
35 anni ed un terzo alla classe 36-50 anni. Rispetto al giugno del 2012 solo la classe oltre i 65 anni
segna un leggero aumento.
Nel mese di giugno, infine, 8.806 persone fisiche (pari al 22% del totale delle nuove aperture)
hanno aderito al regime fiscale di vantaggio riservato ai giovani sotto i 35 anni, ai disoccupati ed
ai lavoratori in mobilità, che per cinque anni limita l’imposta dovuta al 5% degli utili dichiarati,
esonerando da Iva ed Irap.

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