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venerdì 28 febbraio 2014

FIAT: TERMINI IMERESE



Nel nostro Paese, la disoccupazione è la più bassa della media europea, ma resta preoccupante la decisione di chiudere lo stabilimento di Termini Imerese. Forse la Fiat, non si ricorda quando era in crisi, basta un poco di memoria per ricordare che, fu lo Stato a sussidiare la Fiat, quindi, furono tutti i nostri Connazionali e persino gli stessi lavoratori ad aiutare la Fiat, ma oggi che ormai è già fuori della crisi ed è diventata una importante azienda automobilistica, vuole licenziare i lavoratori che una volta aiutarono ad uscire della crisi all'azienda. Sergio Marchionne, dovrebbe riflettere, pensando all'Unione del nostro Paese e al benessere del nostro Paese, deve tener a cuore la frase del nostro Inno, Fratelli d'Italia, e il Governo, dovrà intervenire per evitare che si chiuda lo Stabilimento della Fiat di Termini Imerese e stare dalla parte dei lavoratori, considerando gli articoli 1, 4, 35, 38, 39 e 42 della nostra Costituzione della Repubblica.
 
Le riforme vanno bene, ma credo che, nel 2010, la riforma prioritaria del Governo dovrà essere la diminuzione della disoccupazione, l'occupazione e il lavoro, so che sarà una impresa difficile, considerando l'informazione della BCE, in cui, la Banca Centrale Europea prevede per il 2010 un aumento della disoccupazione nell'area dell'euro. Ma penso, che non sarà difficile se tutti i nostri Connazionali fanno la sua parte, lavoratori ed imprenditori e a questo dovrà pensare Sergio Marchionne, a stare uniti e rafforzare l'unità del nostro Paese, perciò, penso che non farà un bene al nostro Paese né tanto meno alla Fiat se decide di chiudere lo stabilimento di Termini Imerese. Una volta Kennedy disse una frase interessante (Non pensate cosa può fare il tuo Paese per voi, inceve, pensate cosa possiamo fare noi per il nostro Paese), e c'è anche una bella frase di Benito Mussolini (consegna il pane ai tuoi figli, l'Italia agli Italiani), penso sia opportuno che Sergio Marchionne rifletta su queste frase e mi auguro che Sergio Marchionne ci ripensi riflettendo con queste frase e non chiuda lo stabilimento di Termini Imerese, e tenga conto che la risorsa più importante di una ditta è il lavoratore.

Lo scorso 21 gennaio, si ha risolto il problema d'Ispra, grazie all'intervento dei sindacati e del Ministero dell'Ambiente, dove si ha raggiunto l'accordo dopo 59 giorni, un accordo fra sindacati e ministero dell'Ambiente che prevede il rinnovo di tutti i contratti a tempo determinato. Con l'intesa si è sventato il rischio di lasciare a casa 200 persone, quindi, è stata una buona notizia per il nostro Paese, magari la stessa notizia ci sia per lo stabilimento della Fiat di Termini Imerese

Fonte:  http://www.politicamentecorretto.com/index.php?news=19501



2 commenti:

  1. Ma la fiat secondo voi è ancora italiana con tutti gli stabilimenti all'estero? Si ricordano di essere italiani solo quando prendono soldi. Peccato, la fiat ha perso molte opportunità aprendo stabilimenti all'estero e non in patria, saremmmo l'unico paese senza disoccupati.Ma ormai questa italietta è solo un paese da spremere vissuto da pecoroni addormentati....viva la Francia!

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  2. Non credo che la buona notizia avverra' perche' qui i contratti sono a tempo determinato e la Fiat chiudera' lo stabilimento. Marchionne dicono sia un cavallo di razza. Io dico solo che "i cavalli si vedono a corsa lunga". Vedremo cosa succedera'.. Io pesno che se la Fiat chiude a Termini ha chiuso con l'Italia.

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