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lunedì 28 ottobre 2019

ALBERTO CALLE A COLLOQUIO CON IL SEGRETARIO DEL SESTO MUNICIPIO DEL PD DOTT. FABRIZIO COMPAGNONE



Alberto Calle ha partecipato all'inaugurazione della scuola di formazione politica del Partito Democratico organizzato dal pd del sesto municipio, in tale occasione ha incontrato il segretario del partito democratico del sesto municipio Fabrizio Compagnone, durante il colloquio hanno parlato dell'iniziativa della Scuola di Formazione Politica, le proposte e le idee del pd del sesto municipio e della politica nazionale.

1) Come è nata l'iniziativa della Scuola di Formazione politica, Sono venuto a conoscenza che è stata un'idea proprio del pd del sesto municipio, se è così pensa che si allargherà oppure coinvolgerà altre sedi del pd?


La scuola nasce dall’esigenza oggettiva di avere una classe dirigente sia di Partito, ma anche amministrativa, che abbia contezza ed una preparazione di base necessaria per intraprendere un percorso virtuoso in entrambe le sfere. Il MunicipioVI è un territorio pari alla Città di Torino, sicuramente, il Partito locale ne ha tutte le facoltà per proporre un’iniziativa che vada in questa direzione. Tale iniziativa ha prodotto molti consensi sia all’interno del Partito a vari livelli, ma anche tra la società civile. La speranza è che venga riproposta e riprodotta un corso di formazione simile a tutti i livelli, perché il periodo del populismo e della demagogia sta a i titoli di coda, e la nostra comunità politica deve farsi trovare pronta per il periodo che verrà. Ecco questa iniziativa va anche in questo senso.

2) A chi è rivolto la scuola di formazione politica?

Il corso è rivolto veramente a tutti. Sia agli iscritti che non, l’intento portante e la struttura centrale è volta a preparare una classe dirigente locale quantomeno che abbia la cognizione di causa per affrontare un appuntamento elettorale amministrativo con gli strumenti di riferimento necessari a tale percorso. Il tutto con una concezione Politico ideologica, culturale consona e strettamente vicina ad ‘i nostri’ valori, intesi nel senso più largo possibile. 

3) Alcuni giorni fa, ho potuto apprezzare la visita dell'assessore della Regione Lazione alla sede del pd di Borghesiana, dove si ha discusso in specifico del sesto municipio, ritengo che sia stata una cosa positiva. Quali sono in proposito le idee che il pd del sesto municipio pensano di portare avanti per il sesto municipio e per la città di Roma?

Il Partito Democratico di Roma dopo circa tre anni di commissariamento c’è stato un congresso che in MunicipioVI dopo anni di lacerazioni interne ha prodotto un unica lista presentata a mio supporto, che ha fatto si che il mio impegno fosse concreto, altrimenti avrei sinceramente non intrapreso tale impegno. Il percorso dall’inizio è stato complicato sia per il tessuto sociale ed altro del territorio di riferimento ma anche per la riorganizzazione materiale del Partito. Superata questa fase tra elezioni Politiche e congresso Regionale e Nazionale. Passato questo momento con dinamiche sia cittadine che ad altri livelli, c’è quell’humus territoriale consono per rilanciare una seria e prepotente azione Politica che rilanci una visione lunga del territorio che sia propositiva e di rilancio su alcuni temi fondamentali di un Municipio come quello VI “Roma delle Torri”. E quello stiamo facendo, partendo dall’imprescindibile confronto. A breve, tratteremo altri temi importanti come la mobilità ed il sociale approfondendo situazioni e criticità che vivono i cittadini dei quartieri e delle Borgate della periferia sud-Est di Roma. 

4) In proposito della politica nazionale, tra le tante cose che si sta realizzando durante questa legislatura, voglio ricordare in particolare due; il taglio dei parlamentari e il decreto rimpatri sicuri, nel primo caso a quanto mi sembra è stata una iniziativa del pd con Matteo Renzi, ricordiamo il referendum, e nel secondo caso, vorrei definire opportuno e necessario il decreto rimpatri degli immigrati clandestini. In tale proposito qual è la sua o la vostra opinione in merito?

Sicuramente il procedimento e l’organo Parlamentare va ‘alleggerito’ e per farlo il taglio dei Parlamentari è sempre un intervento delicato e pericoloso per la nostra Democrazia. Perché la rappresentanza democratica è un principio fondante della Costituzione, non possiamo prescindere da questi punti cardini e basilari per il nostro Paese. La mia posizione è molto chiara, può andare bene la riduzione dei Parlamentari nelle camere ma al contempo va rivista e rimodulata la Legge elettorale che dev’essere Garante della carta costituzionale. Solo così facendo si può garantire al paese un servizio che sia in linea l’esigenza che i cittadini hanno espresso, anche, alle ultime elezioni politiche del Paese. Rimane la differenza sostanziale delle due proposte, che il sistema del bipolarismo Parlamentare, rimanendo così, a tutti gli effetti il fenomeno “navicella” iter normativo per approvazione di una proposta di legge non avrebbe snellimenti chiari. Per quanto riguarda i rimpatri dei clandestini sicuramente c’è bisogno di meno demagogia e ancor meno propaganda e più fatti concreti a tutela esclusiva degli esseri umani, facendo prevalere senso civico e rispetto del territorio e dei cittadini. E credo, anzi spero, che sia l’indirizzo su cui è orientato il nuovo esecutivo. 

5) Quale progetti avete per la città di Roma e quale messaggio vuole dire agli elettori del sesto municipio e della città di Roma?

Roma ha bisogno di un campo largo Democratico, civico che riesca a coinvolgere il più possibile i cittadini che si dedicano alla ‘cosa pubblica’, e se necessario rivedere anche lo statuto di Roma nella parte dedicata ai comitati e all’associazioni di cittadini. Ma non basta Roma ha bisogno di una riforma istituzionale che metta in condizione i Municipi di Governare il territorio in maniera più incisiva ed autonoma. Nella Città sembra che si sia creato un corto circuito amministrativo che non vede risoluzione nel breve periodo. Il Municipio VI “Roma delle Torri” ha delle criticità tutte sue che vanno analizzate, approfondite e trovate delle soluzioni nel breve-medio periodo, noi come Partito locale gran parte dell’istruttoria necessaria lo stiamo facendo e continueremo a farlo. E poi, insistono delle criticità che sono comune a tutte l’aree urbane di cintura delle gran parti delle città metropolitana e li il problema è più ampio e va affrontato nelle sedi opportune ed ai livelli di istituzionali e di Partito di competenza. La strada è difficile, complicata e ancora abbastanza lunga ma sicuramente siamo su quella giusta, ci vuole impegno umiltà e unità che con duro lavoro solo così si può arrivare ai risultati prefissati entrando in sintonia, veramente, con la volontà dei cittadini tutti.


Alberto Calle ha ringraziato il Dott. Fabrizio Compagnone per l'iniziativa del PD del sesto municipio di formare la Scuola Politica e per essere sempre attivi nella politica del territorio, inoltre, si ha congratulato per i taglio dei Parlamentari e il decreto rimpatri sicuri, nella quale Alberto Calle, ritiene un gran passo verso un cambio strutturale delle Istituzioni nazionali.


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